Il Kerygma, l'annuncio del cristiano deve avere come perno fondamentale questo messaggio: “Gesù ti vuole bene”. È un messaggio semplice, ma non so quanti di noi lo recepiscono nella sua vastità e portata. L'uomo si nutre e vive d'amore e il sentirsi voluto bene, implica un mutamento radicale della propria esistenza fin dalle cose più semplici. Rimane il messaggio principale del cristianesimo. Si tende, infatti, a concretizzare il “volere bene” in strutture, forme rigide di “dovere”, liturgie rigide che non si esauriscono in Messe (giustissime) ma sfociano in comportamenti eccessivamente formali fuori dei quali vi sono critiche aspre che infrangono quel volere bene fondamentale.
Con questo non voglio assolutamente dire che le Messe, le adorazioni, le recite del Rosario, siano cose negative, ma devono essere alimentate soprattutto dall'amore, dal volersi veramente bene. È questa l'anima di ogni atteggiamento cristiano, di ogni liturgia...
1 commento:
Sabato ho letto un bel cartello dentro una Chiesa: "Entrate in Chiesa per Ascoltare, uscite dalla Chiesa per Amare"
In effetti la Messa, per essere vissuta pienamente, deve continuare in ogni nostra opera, il Vangelo dopo averlo letto, va praticato proprio nella nostra vita, nella concretezza.
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