Il fatto che sto per raccontare dovrebbe indurci alla riflessione. Un giovane cadde in peccato mortale. Egli sapeva che era tale, tuttavia, al momento della Confessione, non riusciva ad accusarlo tanta era la vergogna che provava. Tormentato dal rimorso, si diede alla penitenza: decise di entrare in convento e finalmente fare una Confessione generale. Non avvenne così: egli entrò in convento ma non ebbe ancora il coraggio di confessare quel peccato. Condusse una vita di penitenza, tanto che i frati pensavano fosse santo. Quando morì, apparve ad un confratello e gli disse che le preghiere di suffragio erano perfettamente inutili: era dannato! Il confratello rimase colpito dalla faccenda e al frate impenitente non fu celebrato il funerale e non fu sepolto nemmeno nel cimitero...
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