Amo profondamente l'inverno. Mi piace quando piove, vedere il cielo scuro, diventare plumbeo e quindi riversare il suo pianto sulla terra, ma, inconsciamente, il mio cuore, quando s'avvicina la primavera, si riempie di pace e gioia. Ecco che gli alberi si risvegliano dal lungo sopore invernale ed esplodono di fiori! Il verde dei prati s'accende sotto i raggi del sole e gli uccellini, anch'essi ridestati, intonano il loro canto gioioso. Al delicato tocco delle dita della primavera, tutto si rinnova! Così deve essere stato il momento della Resurrezione di Cristo: il soffio dello Spirito ha fatto esplodere il Suo Corpo di Vita e, donandosi e scendendo nel cuore degli Apostoli, deve averli accesi d'amore...illuminando le loro profondità.
E proprio riguardo a questo, pensavo all'espressione biblica: "avere il cuore duro". La capisco, la sento profondamente, quando sperimento alcune mie chiusure...Sento la durezza del mio cuore, come un muro che si è innalzato a barriera e non mi permette di crescere. Sento, tuttavia, che non posso superare da sola questi muri: ci vuole una forza superiore, la grazia di Dio...
Mi devo affidare a Dio, con tutto il cuore, così, il muro del mio egoismo che non mi fa vedere le esigenze degli altri e mettermi nei loro panni, sarà abbattuto in un'esplosione d'amore.
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