La vita è difficile, è in salita... a volte ci imprigiona, a volte inaspettatamente ci libera.... non lo possiamo negare e nemmeno nasconderci dietro posizioni fataliste come : "questa è la volontà di Dio e facendo questa si è sempre felici". Non è assolutamente così... o meglio, questa posizione va chiarita, altrimenti arriveremmo a negare la stessa natura umana di Gesù... e anche la nostra. In questo modo faremmo due autogol: Dio ci ha donato l'intelligenza e una personalità unica e irripetibile. Dobbiamo compiere questa salita con Gesù, avere la consapevolezza che Lui ci aiuterà sempre in questo cammino e poi... essere come bambini: fidarsi di Lui. I bambini a volte fanno i capricci, sono piccoli e non sempre capiscono cosa gli adulti chiedono loro, ma poi amano i loro genitori, capiscono che hanno più esperienza e, brontolando obbediscono. Cosa vuol dire ritornare bambini? Vuol dire avere la consapevolezza di dover imparare sempre, in ogni istante della vita, ma anche aver pieni gli occhi di stupore per le piccole cose, come un tramonto, un colore acceso... a cui forse l'adulto non fa più caso.... Vuol dire essere recettivi di fronte alle sorprese della vita e giungere a vedere il positivo in ogni cosa....
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