Come Mario Filippo, ci sono stati tanti altri giovani. Un altro esempio è quello di Chiara Badano, focolarina, morta anche lei alla stessa età di Mario Filippo, solamente che è nata prima, nel 1971. La storia è più o meno quella: entrambe hanno saputo vivere la sofferenza con amore e gioia e si sono preparati a spiccare il volo tra le braccia di Gesù. Quel che ci hanno insegnato, come gli amici di Mario Filippo hanno accennato, è a non piangerci addosso. Spesso e volentieri si è abituati a vedere ciò che non si ha, fissandosi nella negatività dell'esistenza, senza accorgersi che la nostra vita è piena di doni, di cose stupende. Già, la negatività fa più scalpore, attira più l'attenzione della gente, ma ci sono ancora cose belle. Dovremmo abituarci a vedere le cose positive e non soffermarsi su quelle negative. È importante per la nostra serenità e per vivere con dignità questa vita che ha tanti regali da farci... Ma se siamo impegnati a vedere il brutto, non potremo mai riconoscere tali doni... Che peccato! Che grande peccato! Un Santo diceva: “Un santo triste è un santo tristo!”
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