“Pazienta per un poco: le calunnie
non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo: tra non molto
essa apparirà per vendicare i tuoi torti.” Immanuel Kant.
Quanto dolore però!
Il cristiano pensa che in questi casi, quando sia oggetto di
calunnie, Dio prenda le sue difese. I tempi di Dio non sono i nostri
e il suo modo di difenderci è sapiente perché ci conosce fino in
fondo e... conosce anche gli altri. Quante volte i salmi cantano:
“Quando ero ancora informe, già mi conoscevi.”
I santi hanno
conservato la loro gioia perché facevano questo: affidavano a Dio
tutte le loro pene, sapendo che lui li avrebbe difesi. Dio non si
compiace della menzogna, presso di lui il malvagio non trova
dimora... e li esclude dal suo Regno. Chi compie il male, chi
inganna, chi ama la menzogna, non riesce ad entrare nel Regno dei
Cieli, non riesce ad arrivare alla conoscenza di Dio, non otterrà
così facilmente il dono della fede, semplicemente perché lui stesso
ha chiuso il suo cuore e nonostante Gesù bussi al suo cuore, non
apre, non lo sente... o finge di essere sordo e cieco, perché
intuisce che Dio è comunque esigente e quando qualcuno lascia che
Lui diventi padrone della sua anima mette tutto a soqquadro, come noi
non vorremmo. Riprendiamo l'episodio dell'adultera. Dio la perdona...
però è anche vero che il suo perdono deve cambiare qualcosa nella
sua anima. Gesù infatti rivolgendosi all'adultera, dopo che tutti
sono andati via senza condannarla, dice queste parole: “Nessuno ti
ha condannata? Neanch'io ti condanno, d'ora in poi va' e non peccare
più”
Dopo l'incontro
vero con Gesù non si deve più peccare... o almeno ci si prova.
Mi colpì molto il
comportamento di Padre Pio di fronte alle calunnie mosse sul suo
conto: “Bisogna perdonare, bisogna saper perdonare persone come
queste...” ed ancora di fronte alle ristrettezze ingiuste che la
Chiesa gli opponeva: “Sono figlio della Chiesa, la Chiesa è madre
e non può volere il mio male!”
Chiaramente è un
amore divino e umano insieme: ci vuole l'aiuto della Spirito Santo!
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