Senza farlo apposta, dopo aver toccato l'argomento “costruzione moschea”, ecco che accade un fatto di cronaca nera che rispolvera l'argomento drasticamente e sanguinosamente. Un papà di religione musulmana, uccide la figlia che vuole condurre una vita normale, da occidentale. Il padre non sta a queste condizioni e l'uccide. Questo fatto ne riporta alla memoria un altro: una ragazza si converte e vuole cambiare religione e diventare cattolica. Il risultato è il medesimo: è uccisa, eliminata. Nello stesso tempo, leggendo questi episodi, mi sono venuti in mente quelli tristi legati al tempo dell'Inquisizione: le torture, le condanne a morte e la stessa prudenza usata da S. Teresa d'Avila per l'opera santa della riforma del Carmelo. È un tasto dolente questo: anche i cattolici hanno ucciso in nome della religione. La religione diventa pretesto per esercitare il potere nascondendolo dietro la veste di buone cause... ma è solo una veste che ricopre quelli che rimangono un crimine: la violazione dei diritti dell'uomo.
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