Dio non chiede a tutti cose straordinarie, cioè fondare istituti o qualcosa del genere, domanda "solamente" di vivere la propria vita con amore, accettando di vivere le gioie e le sofferenze che si presentano ogni giorno. Certamente, bisogna santificare la quotidianità, non lasciarla nella banalità di un vivere quieto e piatto... e per santificarla, ci vuole l'aiuto di Dio, dello Spirito Santo.
Ultimamente sono emerse figure straordinarie, di giovani donne appartenenti al movimento dei Focolarini fondato da Chiara Lubich, che hanno saputo fare della loro breve vita un inno all'amore di Dio. Abbiamo già ricordato Chiara Badano, ma c'è un'altra figura forse non troppo conosciuta eppur così straordinaria: Daniela Zanetta.
Daniela Zanetta, nata a Maggiora in provincia di Novara, è affetta da una malattia incurabile: l'epidermolisi bollosa, una malattia della pelle che le provoca continue lacerazioni che vanno medicate... Ed infatti non c'è altra cura se non questa: sottoporsi ogni giorno a tre ore di medicazione.
Eppure, nonostante la malattia, Daniela sa fare della sua vita piena di dolore, un inno all'amore di Dio. Ella difende la vita e per questo motivo, scrive una lettera accorata contro l'eutanasia, tema affrontato da alcuni medici. Daniela è impegnata anche nella sua parrocchia come catechista: tiene che quelle piccole anime crescano nell'amore di Dio. Vivere la propria vita con amore ed intensità ha il potere di cambiare il mondo, dobbiamo crederlo!
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