Se è vero che siamo tutti in cammino verso la morte, lo siamo anche verso la Resurrezione. Morte, attesa e resurrezione sono inscindibili. Non scordiamo l'attesa sofferta del Sabato Santo. Essa ha, infatti, una parte preponderante nella nostra esistenza. L'attesa può avere due esiti: della gioia e della delusione, delusione derivante da un evento non verificatosi e quindi drammatica.
E' un periodo di speranze e dubbi.
I discepoli, dopo la morte di Gesù, forse non si attendevano più nulla; noi invece siamo beati perché, pur non avendo visto, possiamo gustare l'attesa gioiosa del Sabato Santo che fa dimenticare il dramma del Venerdì Santo e che è già tinta di una speranza che colma tutte le nostre attese.
Il nostro traguardo quindi, non è solamente la morte ma la Resurrezione... E' questa che muta radicalmente la nostra esistenza: la nostra fede nella Resurrezione...
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