Proprio a Genova, nella mia città, il più grande scandalo della Chiesa Italiana. E' lecito domandarsi come sia potuto accadere, come può un prete condurre una vita così moralmente bassa... Comprendo pienamente le parole del Cardinal Bagnasco, parole così accorate. Fa male sentire che satana s'infiltra nella Chiesa colpendola al cuore. Don Seppia stava fuori tutta la notte e poi dormiva fino a tarda mattinata. Lui che poteva chiamare Gesù dal Cielo, non sentiva il bisogno di celebrare l'Eucarestia.
Molti si sono scandalizzati del segno satanico che il prete aveva inciso sulla schiena, ma, in realtà tutta la sua vita testimoniava la sua appartenenza a satana! Il saluto tipicamente rivolto nell'ambito delle sette e il segno inciso sulla schiena, non facevano altro che confermare, come fosse un sigillo, ciò che lui viveva.
Com'è possibile? Mi ritornano in mente certe frasi. Sicuramente la notizia mi ha fatto male, come se mi avessero amputato una mano, prima come facente parte della Chiesa, poi come nativa di Genova. Capisco pienamente lo sgomento del Cardinal Bagnasco, considerando poi che lui è l'Arcivescovo della città, oltre che esserne nativo. Eppure, dopo questo dolore e il commento a freddo (che orrore!) mi rimane un vuoto dentro il cuore e affermo che la responsabilità è un po' di tutti noi.
E' chiaro dalle testimonianze che don Seppia, fin dall'inizio del suo sacerdozio, acconsentiva ad una vita lassista, più da laico che da prete. Ha cominciato ad acconsentire alle sue passioni e inclinazioni, fino ad appartenere totalmente a satana giungendo persino a divinizzarlo. Tutta l'attività di satana si fonda sui vizi di cui è accusato il "prete", mancano solamente i sacrifici umani tipici delle sette.
Dovevamo pregare prima, sacrificarci per la Chiesa e i suoi sacerdoti. Interessante notare la furbizia di satana. Non è da escludere che questo "prete" appartenesse già a satana, il cui impegno principale è contrastare la Chiesa, gettare fango e scandalo, colpendola al cuore, insinuando dubbi e incertezze.
Si ci domanda: ma come può non essersi accorta la Chiesa? Satana è persino capace di far trovare successo anche nella Chiesa, avanzare nella sua gerarchia, senza nemmeno trovare più di tanto intoppi! Egli, infatti, ai suoi adepti, promette successo, lavoro...pure felicità... ma non la pace!
Le vere vocazioni sono quelle veramente provate in tutti i campi e che, nonostante tutto si mantengono fedeli. Dio lavora in queste anime, sradicandole dalla terra, per immergerne il cuore nell'azzurro del suo cielo.
Quasi tutti i santi sono stati provati nella loro vocazione: santa Teresina di Lisieux; Edith Stein ("il convento non è luogo di rifugio per gli ebrei", così le si erano rivolti i superiori); santa Bertilla Boscardin ("la Congregazione non sa che farsene di te"); santa Bernadette Soubirou ("finge di stare male"); suor Maria Pierina De Micheli, diventata poi delegata della Madre Generale della Sua Congregazione ("non sappiamo che farcene, non ha salute!")
E sono proprio questi (e ce ne sono tantissimi altri) che "scartati" quasi dai superiori, hanno dato gloria alla Chiesa!
Ed è ancor più furbo satana a colpire i punti focali della Chiesa: Genova, Milano...Roma! Interessante, davvero!
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