domenica 19 gennaio 2025

Il vino nuovo

 Oggi le letture della Santa Messa sono meravigliose. 

Nella prima lettura, c'è l'entusiasmo del Profeta che annuncia l'amore del Signore e il suo forte desiderio di annunciarlo. Tale entusiasmo deve appartenere ad ogni cristiano. Ad un certo punto il profeta dice:

"Ti si chiamerà con un nome nuovo, che la bocca del Signore indicherà"

Nella cultura ebraica il nome diceva tutto di una persona, il suo carattere, la sua missione nel mondo, tanto che, quando Elisabetta rimase incinta, l'Angelo indicò a Zaccaria il nome da dare al bambino... così anche a Maria. Il nome di ciascuno è determinato da Dio e racchiude un significato profondo. Anche il Profeta Isaia, in questa pericope della Bibbia, racconta lo sposalizio tra il Popolo e il Signore e di conseguenza l'assegnazione di un nuovo nome, un nuovo modo di vivere e di essere. Il Popolo non sarà più abbandonato, sarà una magnifica corona, preziosa, unica. Con l' incontro del Signore ci deve essere un mutamento, una conversione.



Nella seconda lettura, san Paolo afferma l'esistenza di vari carismi: ognuno ha il suo carisma e il suo compito nella Chiesa (da scoprire), ma che ogni carisma è dono dello stesso Spirito Santo che si comunica ai fedeli con tutte le sue qualità. Ecco perché noi cristiani siamo interconnessi ed esiste la comunione dei Santi, perché siamo gocce di un unico mare, la Chiesa, ma ognuno sviluppa il suo carisma secondo le sue capacità e il suo carattere. Dio, infatti, nella sua Creazione utilizza materiale già esistente e crea cose nuove. 

Nel Vangelo, vi è la narrazione delle nozze di Cana, quando Maria intercede per l'umanità. Il vino era segno di gioia e allegria, era il frutto della vite e del lavoro sodo nei campi e, in quella festa di matrimonio, mancava. Maria si accorge. Quel matrimonio aveva perso l'entusiasmo e la gioia, il vino non era dei migliori e adesso era anche finito. Maria si accorge della sofferenza del popolo e intercede per esso, affinché Gesù ridoni l'entusiasmo e la gioia. Così, Gesù cambia l'acqua (elemento comunque importantissimo) in vino, in qualcosa di nuovo, in qualcosa che disseta e dà gioia. Ridona la gioia nel nostro cammino di fede. La gioia è un elemento fondamentale. 

San Giovanni Bosco, infatti, disse:

"Siate sempre allegri e siate pronti a fare del bene, perché chi è allegro in cuor suo fa del bene a chiunque."

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