domenica 29 ottobre 2023

Amerai il Signore tuo Dio

 Siamo ormai alla soglia del mese di novembre, mese che molti definiscono triste, ma che, invero, racchiude il mistero profondo della vita.

Sui social si assiste alla discussione annuale su Halloween e la festa cristiana dei Santi. A me personalmente, è sempre piaciuta la festa del primo novembre perché preludio e assaggio del Paradiso che ci attende. La vita eterna va conquistata, sebbene la fede sia una grazia. Di questo ringrazio sempre il Signore, se non fosse stato per Lui, vagherei ancora nelle tenebre, alla Sua ricerca. Spesso ho detto che la vita cristiana vera inizia quando si incontra una Persona che ti cambia la vita, che chiama tutto il nostro essere a partecipare della Sua vita. Quando c'è questa chiamata, si ama totalmente la vita e si comprendono alcune idee della Chiesa per lo più considerate retrograde dalla gente. Non si può capire se non esiste questo incontro. Lui  è la luce che illumina il nostro cammino e le profondità del nostro essere.

Noi siamo nati per la vita eterna, cioè per la felicità e siccome tutto passa, bisogna vivere l'essenziale. Se si vive l'essenziale, tante meschinità decadono, tanti puntigli perdono la loro importanza... Che cos'è la soddisfazione di un momento, la propria gloria che svanisce a seconda del giudizio effimero della gente, di fronte alla felicità eterna, alla gioia promessa del nostro Salvatore se moriamo a noi stessi?

Non tutti possono capirlo. La gloria e la soddisfazione terrena di un istante è davvero effimera. Ma cosa ci serve guadagnare il mondo se perderemo noi stessi?

Allora non perdere se stessi, significa amare davvero noi stessi, la nostra anima; cercare la vera felicità che sta solamente in Dio.

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