sabato 20 giugno 2020

I fratelli mafiosi in corsia con dottor House

Chi non conosce lo "scorbutico", l'intuitivo dottor House? Qualche sera fa, in un episodio, dottor House era alle prese con due fratelli mafiosi, prepotenti, autoritari. Uno di loro aveva avuto dei sintomi terrificanti che sembravano il preludio di una morte imminente. Il team di House non riusciva a capire quale fosse la malattia che generava tutte quelle sofferenze, ma, come sempre avviene in questa serie, House arriva alla soluzione che salverà il paziente.
La soluzione nasconde il grande segreto del malato: la sua omosessualità. Per i mafiosi questo non era ammissibile e il fratello del malato non lo accetta proprio. Dopo molti stratagemmi e intuizioni, House riesce a tirare fuori il meglio dal fratello del malato. Il malato infatti sarebbe potuto entrare in un programma di protezione in seguito alla sua testimonianza contro la mafia, che lo avrebbe portato fuori dalla sua città, lontano dal fratello (non voleva allontanarsi da lui), ma che gli avrebbe permesso di vivere lo stile di vita che avrebbe desiderato.
Non voglio entrare nel merito di questa decisione, ma riflettere sugli atteggiamenti del fratello del malato. Dapprima non accettava l'omosessualità del fratello e la non accettazione lo aveva portato a schiaffeggiare il medico che gli aveva dato questa notizia. Sapeva molto bene che la mafia non avrebbe tollerato quella diversità e in fondo temeva per il fratello. Piano piano ha fatto emergere l'affetto sincero che aveva per il fratello accettando il suo allontanamento definitivo e la possibilità di vivere la vita che aveva sempre sognato.
A prescindere dal contesto e dai soggetti, come il film "47 metri" di cui ho parlato nel post precedente, l'amore vero lascia le persone libere, non soggioga nessuno, anche se questa libertà porterà lontano fisicamente la persona che si ama. I due film, "47 metri" e l'episodio di dottor House, trattavano rispettivamente  di due sorelle e di due fratelli, aventi un legame di sangue, ma sappiamo bene che spesso si creano con altre persone legami più stretti di quelli di sangue e quindi le riflessioni scaturite valgono per tutte le relazioni amicali. 

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