I film e i libri hanno molto da insegnarci. Vedere un film e leggere un libro in modo critico, ci aprono la mente inducendoci a riflettere e a uscire dal nostro modo di vedere, per accogliere, per valutare un nuovo punto di vista differente dal nostro, a prescindere dalle nostre convinzioni e dalle nostre esperienze. Per ciò, lo studio dischiuderebbe la mente su nuovi orizzonti. Chi non studia, difficilmente riesce a mettersi in un punto diverso dal suo, seppur anche in questo caso ci siano parecchie eccezioni. L'ignoranza è paragonabile alla conoscenza di una sola strada. Ignoriamo che ci sono altre strade e percorriamo solamente quella, così vediamo unicamente un paesaggio. La nostra visione è limitata. L'uomo basa le sue conoscenze sull'esperienza. Lo studio,la lettura, gli permettono di sperimentare altri stili di vita, di fare altre esperienze che possano arricchire il suo bagaglio e quindi aprire la propria mente a nuovi orizzonti, capire il prossimo e così via... È un po' quello che accade al bambino quando sperimenta diversi ruoli nei giochi simbolici. Così è l'adulto quando legge o vede un film. Sperimenta ruoli diversi. Ovviamente è solo un paragone seppur efficace. L'adulto ha già una sua mentalità e deve svilupparla in modo critico per non essere omologato alla folla, ad una ideologia... deve avere dei suoi punti fermi per non essere trascinato dalla corrente del “tutti fanno così”.
Per vari motivi, mi sono ritrovata a vedere un film che faceva riflettere sulla storia della seconda guerra mondiale in Italia, sotto un altro punto di vista, senz'altro differente da quello dei libri scolastici. Amo riflettere sui fatti storici, in modo particolare su quelli che hanno caratterizzato il secolo scorso da poco concluso. Sono convinta che se uno si impossessa della storia della propria nazione, conosce maggiormente le proprie radici, impara ad amarle e quindi a mettersi a disposizione con più entusiasmo a servizio di essa per migliorarla, evitando sterili brontolii o ancor più stupidi voti di protesta che non portano a nulla se non a far cadere nel baratro una Nazione che dovrebbe crescere anziché affondare ancor di più.
Bisognerebbe riuscire ad avere una visione imparziale della storia e non solamente da un punto di vista. È questo che ha cercato di fare il film interpretato da Michele Placido, “Il sangue dei vinti”. Vi consiglio di vederlo, perché fa riflettere sui fatti sanguinari di entrambe le parti: fascisti e non. È facilmente reperibile su youtube. Entrambe le parti hanno aperto fosse comuni, si sono lasciati dietro una scia di sangue che grida ancora vendetta. Fa riflettere che la violenza non fa giustizia.
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