Ciò che è accaduto in Francia è terribile, non si può essere insensibili! Non perché i Francesi sono i nostri vicini di casa e ci sentiamo minacciati, ma per solidarietà pura. Terribile, non ci sono parole se non lacrime. Coloro che sono stati colpiti dal lutto, soli nel dolore, non riavranno più i loro cari, morti assurdamente nelle sparatorie. Quel che è accaduto è orribile. Mentre i tifosi hanno intonato la Marsigliese, si uccideva ancora, assurdamente, assetati di violenza, in nome di Dio (ma quando mai!!). Anche a me, che sono Italiana, Europea, viene voglia di cantare la “Marsigliese” e pure “Fratelli d'Italia”, il nostro Inno, perché, nonostante gli errori di alcuni politici, sono fiera di essere Italiana e mi sento molto vicina a coloro che hanno subito una violenza così ingiusta... e morirei anch'io se ciò facesse ritornare la vita. Sono Italiana, Cristiana e Cattolica e morirei per questo: per la Patria, per i miei ideali, per Cristo. Già, perché se loro hanno ucciso al grido di “Allah è grande!”, anche noi abbiamo il coraggio di morire senza uccidere, affermando che la nostra nazione, che Dio è grande.
Io non riesco a capire come possano solamente pensare che si possa uccidere per la religione. Non ha senso! Un conto è se vuoi rivendicare la tua Patria, è quasi più ragionevole! Ma uccidere in nome di Dio, non è possibile, c'è qualcosa che non va.
In questi giorni meditavo spesso sulla morte, sul senso che le diamo e come uno può reagire quando si trova a fare il grande e decisivo passo. Penso che tante volte si ci perde in un bicchiere d'acqua, che si mette sempre al centro dei propri interessi e pensieri se stessi, senza minimamente preoccuparci degli altri. Questo è il primo passo che si compie per far soffrire gli altri. Non interessa che gli altri soffrano, ma interessano i propri comodi e la propria salvezza materiale, non di certo spirituale. Facendo così si avvia una spirale di “violenza egoista”, in cui, appunto, l'egoismo fa da padrone, rendendoci ciechi, proprio come i Farisei che credevano di essere nel giusto, volevano essere ligi nel rispetto delle Leggi, ma, fondamentalmente, infrangevano continuamente la Carità, l'amore fraterno. Una persona che pensa solamente a se stessa, che non riesce a comprendere nemmeno minimamente la sofferenza altrui, perde il senso della vita stessa e per questo motivo desidera morire. Nello stesso istante in cui, la persona mette al centro gli interessi degli altri, soprattutto nelle minime cose, il cuore si dilata e comprende che forse la sua sofferenza e minore di quella degli altri. So che non si ci può incoraggiare guardando la sofferenza degli altri, ma nel momento stesso in cui si esce da se stessi e si tende la mano, la nostra ferita del cuore si rimargina. Ed è proprio così! Chi vive per se stesso, perde il gusto e il senso della vita; chi non lavora per migliorare il mondo e questo molto spesso significa cominciare da se stessi, perde tempo e la sua vita è insignificante.
Forza Francia! L'Italia è con voi!
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