Dio si serve di tutto per attuare il suo disegno di salvezza per quell'anima. “Beati i santi, ma guai a colui che li fa santi!”. È un detto ma quanto c'è di vero in esso! Tanto! Perché chi li fa santi spesso agisce per ignoranza, gelosia, durezza di cuore e quant'altro! Prendiamo un altro esempio. Dio non era di certo contento di ciò che accadeva durante il dominio di Hitler. Non godeva di certo del fatto che molti innocenti erano condannati ad una morte crudele, senza pietà e umanità. Di certo non approvò quell'idiota tedesco che uccise padre Massimiliano Kolbe, ma si è servito di quell'idiota per ammettere subito in cielo e diventare santo quell'uomo che si era sacrificato per un altro. La sua presenza in quel campo di concentramento ha permesso che tante anime sventurate, oppresse dal giogo tedesco e forse dubitanti dell'amore di Dio, si aprissero al Suo amore ugualmente, in quell'inferno disumano. E pensare che spesso di tedeschi usavano le preghiere cristiane per riconoscere se un uomo era ebreo o no! Che vergogna! Nel nostro piccolo lo facciamo anche noi cattolici, non dimentichiamolo! Riguardo al fatto che tanti tedeschi usassero le preghiere cristiane per riconoscere un ebreo da un cattolico, basta vedere alcuni film: “Sotto i cieli di Roma”, “Perlasca un eroe italiano”. Il primo tratta della vita discussa in abbondanza di Pio XII e il secondo di semplice laico che cercò di salvare tante vite spacciandosi per un ambasciatore, prima ungherese e poi spagnolo. In entrambe il Tedesco interrogava i malcapitati sulle preghiere...”Dimmi il Padre Nostro”, “Dimmi l'Ave Maria!”... mai il “Gloria” perché la gloria era solo di Hitler.
Perché ho detto che nel nostro piccolo lo facciamo pure noi cristiani? Senza accorgercene, in modo differente ovviamente, possiamo chiedere esponendolo ad una morte spirituale che a volte è peggio di quella fisica: “Recitami il Padre Nostro”. Pena di non averlo detto, espulsione dalle nostre pregiate cerchie, morte spirituale. Non dimentichiamolo però: il Padre è NOSTRO e Maria deve pregare per NOI PECCATORI.
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