lunedì 2 giugno 2025

Ai piedi della Croce come Maria

 Se è difficile stare sulla Croce, subire la Passione, come fece Gesù, lo è anche stare, come Maria, ai piedi della Croce di qualcun altro e assistere impotenti, con il cuore squarciato, alle sofferenze che qualcuno a cui vuoi bene sta vivendo. 

Mentre si soffre per cose personali, una malattia propria, un problema al lavoro, nelle relazioni di amicizia, si sente che è meno doloroso rispetto a quando si assiste alla sofferenza altrui, forse perché si sa quali e quante sono le proprie forze.

È tremendamente difficile assistere alla "condanna" di un proprio caro che deve cominciare a salire il proprio calvario. È proprio in quel momento che bisogna guardare all'esempio di Maria.

Maria vide il proprio Figlio deriso, schiaffeggiato, maltrattato dagli altri: Lui, che aveva fatto tanto bene, che predicava l'amore e che era il Figlio di Dio. Immaginatevi un vostro caro trattato così, subire ogni sorta di sofferenza da parte di mano d'uomo, senza poter fare nulla, senza poterlo difendere. Sentire i colpi della fustigazione, vedere il proprio Figlio ricoperto completamente di sangue, cadere sotto il peso della Croce, dirigersi verso la morte, faticando, tradito non solo da Giuda che lo aveva consegnato ai suoi aguzzini, ma anche dai suoi apostoli e discepoli. Immaginate lo strazio che può aver sentito la Madonna di fronte a queste sofferenze. Il suo sì, pronunciato all'Annunciazione, in quel momento divenne concreto in modo drammatico: il Messia veniva inchiodato da dei peccatori che pensavano di comandare Dio, di condannarlo a morte. Egli, in realtà, aveva scelto di consegnarsi nelle mani dei suoi aguzzini, perché, se avesse voluto, avrebbe potuto liberarsi con una sola Parola. Lui era il Verbo di Dio: una Sua Parola aveva curato molteplici malattie; una Sua Parola aveva cacciato il Male dalle anime; una Sua Parola aveva comandato agli agenti atmosferici di placarsi... e soprattutto, una Sua Parola aveva risuscitato Lazzaro.



La Sua Parola è vita, vita eterna. Bisogna crederci, come Maria ai piedi della Croce che ebbe il coraggio di stare là per amore, fino in fondo, sentendo nel suo cuore tutte le sofferenze del suo Figlio. Per questo motivo, Maria è a pieno titolo Corredentrice.

"Chi crede in me, non morirà in eterno" disse Gesù. Ed è proprio così, ciò che ci fa stare sulla nostra Croce o ai piedi della Croce altrui è la speranza, la fede nella vita eterna.

Anche noi dobbiamo STARE ai piedi della Croce dell'umanità, in primis di coloro che conosciamo, poi essere presenti ai vari calvari dell'umanità.

Quando Dio ci chiama ad accompagnare qualcuno a salire il Calvario, abbiamo questa fede: che qualunque cosa accada, siamo nelle mani di un Padre che ci ama e non lascerebbe mai e poi mai che ci capiti qualcosa di male. Abbiamo la fede nella vita eterna, che oltre questa terrena, ne esiste un'altra che non finirà mai e se il nostro caro si sta avviando verso quella VITA, lasciamolo andare, accompagniamolo dolcemente, attraverso la vera fede che non teme nulla, sebbene il cuore si schianti.

STIAMO sempre, come Maria, ai piedi della croce altrui.