sabato 29 luglio 2023

La resurrezione di Lazzaro

 Oggi, 29 luglio, la liturgia ricorda tre santi uniti da uno stretto legame di parentela: Marta, Maria e Lazzaro. I tre erano uniti a Gesù da una profonda amicizia. È un brano che in poche righe, racconta un vissuto umano profondo, intessuto di valori imprescindibili, quali l'amicizia, la fede, il dolore, la vita eterna.... un brano intriso di umanità e divinità.

Prima di tutto, nel vangelo di Giovanni che narra l'episodio della resurrezione di Lazzaro, si puntualizza l'identità di Maria: Maria era colei che aveva unto i piedi di Gesù di nardo e li aveva asciugati con i suoi capelli. Era colei che lo amava, che lo riconosceva come suo Signore, era colei che lo aveva ascoltato volentieri mentre Marta si affannava a servirlo. Non è Maria Maddalena. 


I Giudei volevano mettere a morte Gesù, il cerchio si stava stringendo e, tornare in Giudea, significava esporsi a un grave pericolo. Gesù, appena saputo della malattia di Lazzaro, si ferma nel posto in cui si trovava ancora per due giorni. Lui sa tutto, sa anche che Lazzaro è morto. La malattia di Lazzaro è per la vita, non per la morte, affinché coloro che vedono, credano che Lui è il Signore.

"Lazzaro si è addormentato". La morte è un sonno, non è la fine di tutto e Gesù è colui che va a svegliare Lazzaro. Gesù è la resurrezione e la vita. 

Gesù dice ai discepoli di tornare in Giudea per svegliare il suo amico Lazzaro e Tommaso ne esce con una delle sue tipiche espressioni concrete: "Ma sì, andiamo con lui a morire!".  Di fatto Tommaso si reca con Gesù e gli altri apostoli in Giudea affrontando così il rischio, ma la sua analisi a cui Gesù non ribatte, è giusta e soprattutto molto reale: se uccideranno Lui, uccideranno anche noi. Gesù, secondo Tommaso, si sta comportando come un incosciente! 

Gesù, una volta a Betania, si comporta prudentemente, sta fuori dalla casa dei suoi amici e aspetta che Marta gli venga incontro e Maria viene chiamata di nascosto. Gesù è la vita, è la resurrezione. Gesù si commuove profondamente, sente il suo cuore fremere per il dolore, il dolore di vedere Maria soffrire, di vedere Lazzaro morto... ma Egli è il Signore. Arrivato al sepolcro di Lazzaro, fa togliere la pietra, quella grande pietra che, in seguito, alla morte di Gesù, rotolò tranquillamente senza sforzo... perché Lui era l'autore della Vita. Con la potenza della sua voce lo richiama alla vita: "Vieni fuori". Vieni fuori alla Luce, esci dalla tomba, vieni fuori dalle tenebre della morte, muoviti, liberati, perché io lo desidero e sono la tua vita...

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